domenica 5 febbraio 2017

Social network, chat, sexting, selfie, like; la tecnologia pericolosa per adolescenti



Foto: Sam Wolff -Phoenix-
Il mondo gira attorno alla comunicazione dei social e non sembra esserci soluzione alla droga dell’informatizzazione, che rende i giovani, dipendenti.

Ogni volta che entriamo nei locali pubblici, in auto, nei centri commerciali o andiamo in giro per il mondo, quello che vediamo davanti agli occhi sono un mare di giovani abbandonati a se stessi, nell’intento di ‘vivere’ una passionale relazione con il proprio social network preferito. Quella tecnologia che un tempo ci asserviva in casa, ha fatto in modo di seguirci in ogni luogo cui oggi sostiamo; certo, immensa gratitudine a chi ha inventato tutto questo e a chi ne ha permesso la portata a tutti, ma il problema è un altro ed è utile rammentare che va a discapito delle relazioni sociali; sì, perché utilizzare i social non indica un carattere sociale o comunicativo, non insegna a relazionarsi, non ti fa guardare negli occhi mentre parli e non ti fa accorgere se dietro quelle infinite 'faccine' c’è un finto o spontaneo sorriso. Quello che hai davanti è solo uno schermo e la vera persona con cui ti esponi sei solo tu; non chi dall’altra parte è intento a confrontarsi.

Social, dipendenza e tecnologia

Ormai è deciso, anche i bambini avrebbero diritto, per alcuni genitori, allo smartphone perennemente connesso che permetterebbe di individuarli in ogni momento. Se l’utilizzo fosse questo non sarebbe male, anche se, chi ha qualche anno in più ricorda non necessari i continui contatti oggi richiesti dalla famiglia. Così, anche perché indirizzati dalla smania di presenza genitoriale, la tecnologia ci ha resi lentamente schiavi e nel tempo ha creato una dipendenza difficile da curare. Lo studio condotto dall’Osservatorio Nazionale Adolescenza, ha potuto costatare su un campione di 8mila ragazzi undicenni, che cinque su dieci sono impegnati vivamente con il proprio smartphone dalle tre alle sei ore e fatto più preoccupante, sono il 10% di questi che supera le dieci ore. Sexting, selfie, like, chattare, giocare e rendersi soprattutto presenti in rete, sembra diventata la droga di questo millennio. Il 95% degli adolescenti ha un account sui social network, si tiene costantemente in contatto, ed è bramoso di uno squillo o di una silenziosa vibrazione, in attesa di sapere se questa arriva da Facebook, Instagram, Messenger, Wattshap, YouTube, Twitter, Tumbrl, Ask, Google o da altre gettonatissime applicazioni.

Social network pericoloso?

Con l’aumento di questa spasmodica voglia di connessione, i rischi per i giovani sono seri e portano al fiorire di realtà che oltrepassano l’insegnamento dei genitori e di quella che è stata, in passato, la cultura del rispetto. Così fiorisce il cyber bullismo, l’adescamento dei minori in rete (grooming) e il dilagare online d’immagini e materiale ‘particolarmente’ privato, vero o falso che sia, che tenderà a rovinare la reputazione dell'incauto ragazzo. Lo studio O.N.A (Osservatorio Nazionale Adolescenza) denuncia che: sei ragazzi su dieci sono dipendenti da WhatsApp (il social messaggistico preferito in assoluto, utilizzato in gruppi sempre connessi per ‘passarsi’ informazioni in tempo reale e sopratutto i compiti scolastici); stesso numero di adolescenti non dormono la notte perché impegnati a chattare o si svegliano per controllare i nuovi messaggi; tre su dieci considerano i like ricevuti,  strumento indispensabile per aumentare la propria autostima perché allontana da essi le insicurezze della vita e otto su dieci sono terrorizzati al pensiero di essere isolati dal mondo social, dovessero restare ‘senza batteria’ o trovarsi in zone ‘fuori campo’. Il rischio maggiore nasce dall'esigenza di mostrarsi a tutti i costi nell'immensa vetrina sociale web e allo scopo subentra la smania di una presenza sempre più incontrollabile, che obbliga a postare dai cinque ai cento selfie al giorno, inconsapevoli di una privacy che un giorno potrebbe ritorcerglisi contro.

Fonte:


Autore, Emidio.
Oltre a scrivere News di giornalismo e varie, amo la cucina.
Se ti piace spadellare e imparare delle ricette gustose e veloci,
tradizionali e non, ricreate per divertimento anche con gli avanzi;
clicca e dai uno sguardo alla community..