sabato 29 aprile 2017

Rei Kawakubo al Met Gala: l’austerità nipponica nelle mani di “Hiroshima chic”



- Omaggio a Rei Kawakubo - 

Esplosiva nelle creazioni alta moda, ecco l’austera classe del brand ‘Comme des Garçons’ al Met Gala di New York.

Il Met Gala 2017 spalanca le porte all’innovativo cool party, che vedrà dedicare alla designer Rei Kawakubo, la fusione magica delle sue creazioni, sovrapposte fra moda e arte.
Nata a Tokyo nel 1942, Rei Kawakubo, dopo gli studi svolti alla Keio University, inizia a lavorare per il settore pubblicitario dell’azienda tessile Ashai Kasei e in seguito, nel 1967, intraprende la carriera di stilista freelance. Dopo appena due anni fonda il marchio ‘Comme des Garçonse nel ’73, solo ventinovenne, apre la sua prima boutique di moda nella città natale.
La creatività e lo stile di Kawakubo non ama regole e sarà proprio questo a farla apparire austera nelle realizzazioni dei capi in tinta unita, che spaziano dal grigio al bianco fino all’esplosione del nero, con tessuti asimmetrici, sfilacciati o fatti letteralmente a brandelli. Questi saranno gli elementi più in evidenza della collezione, quando a Parigi al suo primo debutto, davanti a centinaia di ospiti e a una platea di giornalisti, saranno visti e definiti nei modi più svariati; da “Hiroshima chic”, riferendosi alla bomba atomica lanciata sull’omonima cittadina giapponese, a chic trasandato, per via della contrapposizione estetica utilizzata, che osava sfidare e provocare la ‘normalità’ dei grandi stilisti quali Mugler o Versace.
Omaggio a Rei Kawakubo
L’onorificenza a Rei Kawakubo

Vogue, la prestigiosa rivista di moda dice oggi della designer giapponese: “Le sue creazioni hanno regalato lo stesso effetto esplosivo portato dal punk rock, quando, nel '76, è entrato prepotentemente nel mondo della musica facendo ‘nascere’ nuovi e illuminati capolavori”.
Rei Kawakubo, il primo maggio 2017 avrà l’onore di inaugurare, con oltre 100 capi da lei creati e che hanno fatto parte del fashion system, la mostra “Art of the In-Between” a lei dedicata e divisa in diverse sezioni: moda/antimoda, allora/adesso, soggetto/oggetto. Non v’è dubbio che come in passato, anche quest’anno il Met Gala vedrà la presenza di tante celebrità in spasimante attesa di apparire e com’è avvenuto nel 2016, sul Red Carpet del “Anna Wintour Costume Center” di New York, potrebbero ricomparire i corpi statuari di Beyonce, Kim Kardashian, Naomi Campbell, Jennifer Lopez, Cindy Crawford, Karlie Kloss e altre celebrità, che si sono contese gli sguardi illuminanti dei flash e delle macchine da presa. Ospiti d’onore della serata saranno Anna Wintour, in qualità di official chair e host e in quello di onorary chair potremo vedere la bellissima Katy Perry accompagnata da Pharrell Williams.

Sketch di Massimiliano Falcone dedicato a Rei Kawakubo
Quattro domande allo stilista Massimiliano Falcone
  •  Massimiliano, possiamo definire “diversamente” elegante la moda e lo stile di Rei Kawakubo?

 - Rei Kawakubo è una stilista giapponese che, superando ogni stereotipo su, età, sesso e volumi fisici, ha creato e imposto una nuova estetica. Quello che crea non è mai influenzato da ciò che accade nella moda; lei parte da immagini astratte che creano il nuovo concetto di bellezza, così come lo definisce. -
  •      New York la celebra con l’esposizione al Met, appuntamento importante per gli appassionati di moda.
 - Si! Un evento straordinario se consideriamo che è la seconda mostra dedicata a uno stilista vivente; la prima fu nel 1983 per Yves Saint Laurent. Sono certo non è stato facile preparare una mostra dedicata alla creatrice del marchio Comme des Garçons. Kawakubo non ama spiegare il suo lavoro e la creatività che antepone fra illusione e realtà; desidera che tutto sia interpretato in modo soggettivo. -
  •  Secondo te cosa metterà in luce questa esposizione riguardo alla designer?
 - Non ho dubbi: la sua straordinaria capacità di andare oltre l’essere schiavi delle tendenze, per offrire una nuova visione della moda. Non dimentichiamo che negli anni Ottanta, in contrapposizione all’immagine sex della donna, lei lanciò uno stile cerebrale, fatto di abiti funerei e destrutturati, che racchiudevano il corpo in una serie di stratificazioni di tessuti dall’aspetto povero e informe. -
  • Al suo debutto sulle passerelle, la stampa ne fu scandalizzata.
 - Si! Non era abituata all’eccesso definito in seguito “Postatomico Hiroshima Chic”, eppure fu un successo grandioso quando dimostrò al fashion system, quanto quello stile fosse dedicato a persone libere e assolutamente visionarie, che non avevano bisogno di approvazione alcuna. -

Ispirazione: Massimiliano Falcone
Autore: Emidio Melis

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