venerdì 28 luglio 2017

Lady D: vent’anni senza la ‘regina dei popoli’



Icona di stile ed eleganza, la principessa Diana Spencer è ancora oggi, a distanza di vent’anni dalla sua morte, la donna più famosa al mondo per l’innata voglia di vivere e di riscossa.

Le manifestazioni per celebrare la scomparsa della principessa Lady D, avvenuta il 31 agosto 1997, hanno avuto inizio nel gennaio 2017 e sono sostenute dall’istituzione caritativa “The Diana Award”, ente fondato in onore della sfortunata principessa, in aiuto ai giovani. Alla data che ricorda il ventennio della sua morte manca poco più di un mese e sono molte le rappresentazioni in atto nel tentativo di riportarne in vita la memoria. Ricordiamo quello del giugno scorso a casa del fratello Earl Charles Spencer, evento che ha inaugurato una mostra titolata “Walking in her shoes” (mettendosi nei suoi panni), per onorare i vincitori del Legacy Award che proseguono imperterriti ciò per cui lottava la principessa;  la donna che per l'enorme notorietà poteva essere considerata l'umile 'regina dei popoli'. Per decisione dei figli, i principi William e Harry, Buckingham Palace apre le porte di quella che fu la sua stanza privata al pubblico, dove sono presenti sulla scrivania alcuni cimeli e molte foto dei principi ancora bambini. Per celebrare la ricorrenza, anche la Reggia di Venaria Reale, in Piemonte, le renderà omaggio fino al 28 gennaio 2018, allestendo uno spazio architettonico in cui saranno fatte ‘emergere’ le tante anime della principessa Diana, evocate dagli emozionanti racconti, le immagini, gli avvenimenti e le testimonianze che riusciranno a riportarla in ‘vita’ davanti all’incredulo spettatore.


William e Harry in onore della madre

Nonostante gli impegni cui era obbligata dal ruolo ricoperto, la principessa Diana riuscì con delicatezza a entrare in quel mondo che soffriva, diventando madrina di molte associazioni che si occupavano di umanità e beneficienza. La conobbero al tempo quasi tutti i malati del mondo; si occupò di animali, della lotta contro l’utilizzo delle armi, dell’AIDS, dei senza tetti, di anziani, tossici, dei moribondi di Madre Teresa di Calcutta, di belle arti, storia naturale, si batté contro l’utilizzo delle mine antiuomo e tanto ancora; l’importante, per lei, era aiutare rendendosi utile al mondo. I figli di Lady Diana ricordano oggi l’ultima telefonata, fatta loro dalla madre il giorno prima di morire. Una telefonata che fu molto breve, confessano a distanza di tanti anni i principi William e Harry, perché impegnati a giocare con i cugini nel castello scozzese di Balmoral. Per quasi vent’anni hanno sofferto e tenuto dentro questo segreto. Certo, confessa il principe William: “Se avessi saputo cosa sarebbe accaduto non avrei trovato interesse per altro”. Un attimo di silenzio che scompare mentre il fratello Harry aggiunge: “Rimpiangerò per tutta la vita quanto fu breve quell’ultima telefonata”. “Ci riempiva di sorprese ed era una madre sempre allegra e piena di voglia di scherzare” dicono William e Harry nel documentario dedicato alla madre e titolato “Diana, Our Mother and her Life and Legacy”. “Quello che cercava di fare”, prosegue William, “era mostrarci la vita fuori dai palazzi reali” e la sua ultima confessione sarà: “Ero infelice nel vedere mia madre palpata da un playboy egiziano e trovavo inaudito lo sfarzo esibito sullo yacht”.

Sketch Massimiliano Falcone
Tre domande al designer Massimiliano Falcone

  • Lady Diana era una donna dalle mille contraddizioni: l’8 agosto è in Bosnia per la campagna contro le mine antiuomo e il 21 è sullo yacht con Dodi Al-Fayed. Secondo te l’impegno civile era sincero?
- Sì, Diana ci credeva davvero. Era uno degli aspetti autentici per trovare una via d’uscita al vicolo cieco in cui era ‘caduta’. Lady D era autentica nel contatto con la gente e capace di grandi gesti di carità umana; tutto lontano dai riflettori e raccontato da testimoni diretti.
  • Che cosa resta di lei nell’immaginario collettivo?
- I suoi due figli. Lei vive nei suoi figli che hanno ereditato, secondo me, anche il notevole successo d’immagine. William le somiglia di più ma Harry ha la stessa empatia e non si vergogna di parlare in pubblico dell’amore che ancora sente per la madre. Lady Diana è stata vittima di una società maschilista, ma è ancor oggi un’icona di eleganza bellezza e fascino, che a distanza di vent’anni continua a vivere nell’immaginario collettivo.
  •  Secondo te, come si troverebbe oggi Lady Diana in un mondo popolato dai social media?
- Benissimo, credo userebbe Facebook e Twitter egregiamente bene e sono convinto che farebbe ottimi post o tweet e continuerebbe a dettare legge in fatto di moda.

Autore: Emidio Melis
Ispirazione: Massimiliano falcone
Fonte: Wikipedia

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