giovedì 6 luglio 2017

Versace accende l’Italia con i misteri della Magna Grecia



Una manifestazione molto attesa vedrà in mostra al Museo Nazionale Archeologico di Napoli, una collezione privata, di abiti e oggetti, dello stilista Gianni Versace.

Da molto tempo si accennava al ritorno sulle scene, seppur in maniera virtuale e per mezzo delle cose a lui più care, dell’uomo che ha fatto della moda, un inno alla vita e nuova classe sociale vestita di eleganza; lo stilista Gianni Versace. Nato a Reggio Calabria nel 1946, sono oggi trascorsi vent’anni da quel fatidico luglio 1997 che ne ha visto la morte, quando a Miami Beach fu assassinato a colpi di pistola sui gradini della propria villa. Di questa strana morte che lasciò senza parole l’intero gossip mediatico mondano, ancora oggi aleggio il mistero sul nome Versace. Le prove che avrebbero dovuto spiegare la sua morte, scomparvero con l’uccisione del suo stesso assassino, un certo Andrew Cunanan. omosessuale tossicodipendente, noto al mondo della prostituzione maschile. Così, senza ragioni particolari, all’età di 51anni, l’Italia ha perso l’uomo che da grande stilista innovativo della moda, l’aveva resa creativa e fantasiosa, togliendola alla routine del conformismo.

Dedicato a Gianni Versace
Versace e la ‘Magna Grecia’ in mostra a Napoli
Molti si chiederanno quale fosse il cordone che legava lo stilista Gianni Versace alla Magna Grecia. Lui stesso, in un’intervista resa nota nel ‘92, lo raccontò rimembrando quando ancora bambino, viveva le sue favole nella sartoria della madre respirando la Magna Grecia e l’arte narrate nell’Eneide, l’Iliade e l’Odissea. All’età di venticinque anni, Gianni Versace si trasferisce a Milano per creare le sue prime collezioni per Genny e i bellissimi abiti di pelle per Complice. Sarà solo nel 1978, al Palazzo della Permanente di Milano, che presenterà la prima collezione donna attribuendogli il marchio ‘Versace’. L’apertura della mostra dedicata a Gianni Versace, dal 14 luglio al 20 settembre, ricorderà il genio intuitivo di uno stilista proiettato nel futuro, abbracciato ai legami che l’hanno spinto fin da bambino verso i misteri della Magna. Saranno la sala del Cielo Stellato all’interno del MANN e il giardino adiacente, a ospitare molti oggetti cari a Gianni Versace, una serie di vestiti e filmati che ne ricorderanno la grandezza. Il 15, l’apertura del Gala Dinner, raccoglierà fondi da destinare alla Fondazione Operation Smile presieduta da Santo Versace.
Sketch Massimiliano Falcone
Intervista al Designer Massimiliano Falcone
  • Massimiliano, con la morte di Gianni Versace si chiuse un’epoca?
- Certo, nessuno sarà capace di ricreare la sua moda, il suo modo glam e la sua arte. Quel mix di Magna Grecia e rock and roll che era riuscito a inventare, aveva conquistato il mondo. -
  • Chi era Versace e cosa ha rappresentato per la moda?
- Gianni Versace è quello che ha inventato il concetto di stilista oggi da tutti riconosciuto. Ha ideato un mondo di ori, meduse, spille, sadomaso, ma soprattutto delle sue modelle ha fatto delle star e delle star conosciute grazie al valore dimostrato, i suoi migliori amici. -
  • L’abito rappresentativo di Versace? 
- Fu l'abito nero disegnato e tenuto insieme da spille da balia d'orate, costruito direttamente sul corpo di Elizabeth Hurley. -

Ispirazione: Massimiliano Falcone
Autore: Emidio Melis
Fonte: Wikipedia

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