La scienza oltre la fascia di Edgeworth-Kuiper: l'orbita
ellittica di questo pianeta ci fa teorizzare una 'probabile vita eterna'.
Ritorniamo a parlare del Californian Institute of
Tecnology, che con le sue scoperte sta cambiando l'immaginario
collettivo delle persone e fa sorridere la teorica fantascientifica speranza di
un futuro immaginario in cui si potrebbe raggiungere, viaggiando verso altri
pianeti una possibile 'immortalità'. Ma la distanza che ci divide da
questi lontanissimi pianeti potrebbe veramente farci vivere in eterno?
Proviamo a spiegare cosa succede grazie all'ultima scoperta fatta
dall'astronomo statunitense Mike E. Brown e dal suo collega russo Konstantin
Batygin. Questi scienziati affermano essere presente, ai limiti del sistema
solare, un pianeta nai visto e di immani proporzioni, scoperto grazie
all'osservazione di alcuni corpi celesti nella regione delle comete oltre
l'orbita di Plutone, che per ora, seppur non avendo certezze pratiche ma solo
uno studio di calcoli teorici-matematici, assicurano che la sua orbita è
compiuta oltre la fascia di Edgeworth-Kuiper (nome preso dagli
astronomi che ne teorizzarono l'esistenza alla fine degli anni '40). Avrebbe
un'orbita 20 volte più lontana dal Sole di Nettuno, si troverebbe a una
distanza impressionante da noi e fa discutere la dichiarazione che uno dei suoi
anni, grazie alle dimensioni gigantesche superiori dieci volte rispetto al
nostro pianeta e alla durata dell'orbita ellittica intorno al
sole, necessitano per completarsi 15 mila dei nostri anni terrestri.
La possibilità di vivere in eterno
La possibilità di vivere in eterno
In pratica sembrerebbe, se andiamo ad analizzare le
leggi della fisica e facciamo rifermento alla 'teoria della relatività
ristretta', che in questo pianeta, a cui è stato dato il nome 'Planet
Nine', possa esserci la possibilità per noi 'umani' di vivere in
eterno. Ovviamente questo comporterebbe un 'trasferimento' verso di esso e
la cosa sarebbe alquanto improbabile, come è probabile che una volta arrivati
su Planet Nine la nostra vita durerebbe solo pochi dei nostri giorni terrestri.
Per adesso questo pianeta, in base alla mappatura stellare che fino ad
oggi è stata compilata non è detto che esista realmente, ma i due astronomi
affermano con 'prove solide', che il censimento del sistema solare finora
studiato risulterebbe incompleto. La dimostrazione è verificabile da alcuni telescopi
particolarmente avanzati che potrebbero 'vedere' il pianeta scoperto (Planet
Nine), e che addirittura è presente in fotografie scattate mentre
studiavano altri pianeti. Lo studio eseguito dagli astronomi Brown
e Batygin e le relative scoperte aprono le porte al futuro dell'inimmaginabile
dando una speranza ai 'credenti dei viaggi nel tempo', che un domani tutto ciò
che fino ad oggi è stato visto nei film di fantascienza, possa essere
realizzato. Il risultato della scoperta effettuata dai due astronomi è
pubblicato sulla rivista 'Astronomical Journal', il mensile più importante del
mondo dedicato alla scienza, all'esplorazione e allo studio
dell'astronomia, e 'apre' la comunità scientifica verso un cammino, che se
dovesse risultare esatto, riscriverebbe la storia della Galassia finora
mappata.