mercoledì 25 luglio 2018

FCA: ancora mistero sulla morte di Sergio Marchionne



Sembra lentamente dipanarsi il mistero sulle cause che hanno portato al decesso l'ex Amministratore delegato FCA, Sergio Marchionne.

Per molti cittadini sembrava essere nell'aria la comunicazione ufficiale resa oggi dalla società EXOR della famiglia Agnelli, sulla morte dell'ex amministratore delegato FCA, Sergio Marchionne. E' stato proprio John Elkann, il nipote designato successore di Gianni Agnelli alla presidenza della EXOR, che con poche parole ha detto: "E' accaduto, purtroppo, quello che temevamo. Sergio, l'uomo e l'amico, se n'è andato" e aggiungendovi la riconoscenza che lui e la famiglia avranno in eterno nei suoi confronti, per le grandi capacità dimostrate e che gli hanno permesso di far risplendere il marchio FIAT con l'attuale FCA. Questa notizia di cronaca sembra comunque lasciare dei dubbi quando s'interroga sulle vere cause della morte di Marchionne.


Sergio Marchionne, mistero sulla sua morte



Il mistero sulle cause della prematura dipartita di Sergio Marchionne, a circa un mese dal compimento del suo 66esimo anno di età, è stato occultato fin dalle prime notizie che ne annunciarono, per un intervento alla spalla, il ricovero presso la clinica Universitatsspital di Zurigo. Sono in molti a chiedersi cosa sia davvero avvenuto all'interno di questa stimata clinica che lo ha 'ospitato' per un banale intervento alla spalla; operazione che molti ospedali italiani eseguono con semplicità e all'ordine del giorno. Sono queste le voci che i media hanno ininterrottamente comunicato al mondo, fin da quando il 27 giugno l'ad FCA ha fatto ingresso in clinica: un tumore ai polmoni, complicanze post-operatorie, infarto cardiaco, infine il sopraggiungere di un coma che lo avrebbe portato a condizioni di salute gravemente irreversibili.


FCA in allarme per Sergio Marchionne


L'aggravarsi dello stato di salute dell'ex ad FCA Sergio Marchionne, ha obbligato il consiglio di amministrazione della società, appena una settimana dopo l'intervento, a prendere quei provvedimenti che lo hanno sostituito con Mike Manley. Questa sarebbe stata quasi una conferma di quello che si prospettava, alimentato ancor più dall'insistente 'silenzio' della famiglia che ormai si divideva al suo capezzale. Se ne va così, il grande uomo voluto da Umberto Agnelli nel consiglio di amministrazione della FIAT, (in seguito alla sua morte divenutone Amministratore delegato), dopo essere riuscito in 14 anni del suo mandato, a rivoluzionare l'azienda e a mantenere la promessa contro tutto e tutti, che FIAT - FCA sarebbe salita sempre più in alto. Oggi FCA perde circa il 16% dei suoi utili, ma difficilmente la speculazione riuscirà a distruggere l'impero creato con passione e abnegazione da Sergio Marchionne.