mercoledì 21 giugno 2017

Cronaca nera: il neonato di Settimo Torinese ucciso perché figlio del peccato



L'incresciosa cronaca che ha visto la morte immediata del piccolo neonato lanciato dalla finestra, è arrivata a una logica motivazione. Ecco quale.

Ricordiamo l'increscioso fatto di #cronaca nera del 30 maggio, quando, alle prime ore dell'alba, il giovane lavoratore 21enne (Stefano Cravero) rientrando verso casa per le vie di #Settimo Torinese, ha fatto una macabra scoperta di cui ancora si continua a parlare (lanciato un neonato in mezzo alla strada). Chiesti i soccorsi immediati per la gravità dell'accaduto, il neonato appena partorito e riverso al centro della strada asfaltata, ancora respirava. Forse un barlume di speranza poteva far credere al salvataggio di quel piccolo non voluto, ma la rianimazione sul posto e il trasporto immediato all'Ospedale Infantile Regina Margherita, non hanno avuto il risvolto desiderato perché insufficienti a salvargli la vita.

La confessione e i dubbi
Gli interrogativi degli inquirenti sono molteplici e le investigazioni si sono concentrate sulla zona dell'accaduto, i pressi della stazione, nel tentativo di scoprire 'la colpevole' di un gesto così efferato. Appena partorito e sbarazzatosi del neonato come fosse uno straccio inutile, la donna avrebbe portato la primogenita  .........

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