Zaha
Hadid è stata uno degli architetti più famosi al mondo e oggi, a distanza di un
anno dalla sua morte, è ricordata al MAXXI (Museo nazionale delle arti del XXI
secolo) di Roma. Di origine irachena, ha vissuto in uno dei primi edifici
d’ispirazione Bauhaus realizzati a Baghdad, sua città natia. Dopo la laurea in
matematica conseguita a Beirut presso l’American University, all’età di ventisette
anni merita la seconda laurea studiando architettura all’Architectural
Association londinese. Diventata architetto è subito apprezzata per il
linguaggio provocatorio che riesce a comunicare grazie al suo genio, facendo
percepire al mondo la sua nuova illuminante concezione degli spazi
architettonici. Esponiamo di seguito alcune opere di questo genio iracheno al
femminile, che hanno contribuito alla sua crescita donandole notorietà e che si
potranno vedere al MAXXI di Roma fino al gennaio prossimo.
Le opere di Zaha Hadid
Molte
opere, alcune di queste ancora da realizzare in seguito alla scomparsa, le
hanno permesso di vincere numerosi premi, titoli e onorificenze, contribuendo a
renderla immortale. Tra queste sono ricordate nella città tedesca di Weil am
Rhein, il “Landesgartenschau” e la “Vitra Fire Station”; a Insbruck il
“Bergisel Ski Jump”; a Cincinnati il “Richard and lois Rosenthal Center for
contemporary art”; a Lipsia il “BMW Central Building”; a Baku la creazione del
“Heydar Aliyev Centre” e altre ancora, mentre in Italia abbiamo visto la
nascita, a Roma, del “MAXXI”, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo; la
progettazione e riqualificazione del quartiere “Ex Fiera di Milano”; in Alto
Adige il “Messner Mountain” e nella costa campana, a Salerno, la “Stazione
marittima”. Alcuni progetti di Zaha Hadid, fermi causa la morte a soli sessantasei
anni, sono il “Regium Waterfront” di Reggio Calabria; il “Beatle”, museo d’arte
nuragica e contemporanea di Cagliari e il “Jesolo Magica”, il grande centro
commerciale di Jesolo, forse l’unico in fase esecutiva.
Sketch Massimiliano Falcone |
Due domande al designer Massimiliano
Falcone
- Quali e come sono stati i rapporti di Zaha Hadid con l’Italia?
- Zaha
Hadid amava moltissimo il nostro paese, la cultura classica e mediterranea. Nel
suo studio londinese amava accogliere cervelli italiani in fuga, arrivati da
lei in cerca di una soddisfazione professionale e di una qualità creativa
altissima. -
- Il MAXXI di Roma le dedica una mostra. Cosa si potrà ammirare del lavoro di questa straordinaria architetta?
- Ci sono bozzetti pittorici, modelli tridimensionali, rappresentazioni virtuali, video e fotografie, cui aggiungere, vedere e scoprire di Zaha Hadid, gli illuminati progetti adesso chiusi nelle case di alcuni Comuni, purtroppo fermi causa mancanza di fondi e che, se realizzati, potrebbero riscattare l'immagine del nostro territorio. -
Ispirazione: Massimiliano Falcone
Autore: Emidio Melis
Fonte: Wikipedia
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