David LaChapelle "Seismic shift" - Massimiliano Falcone "sketch donna LaChapelle" |
Se il cuore batte ininterrottamente al ritmo della
musica, dei sogni e dei desideri, ecco esplodere la creatività di un genio che esalta
l’illusoria perfezione della vita.
Parole appropriate al personaggio eclettico di cui
andiamo a parlare, nella rassegna dedicata agli artisti che hanno ‘impresso’,
nelle immagini e nella mente degli sguardi, capitoli interi di vita. David
LaChapelle, oggi 54enne, è nato e vissuto per nove anni a Hartford (Connecticut)
e in seguito al trasferimento dei genitori a New York, ha studiato alla “North
Carolina School of the Arts”, alla “Art Students League” e infine alla “School
of Visual Arts”. In quegli anni di studio, vittima di bullismo perché
omosessuale, è fuggito da casa a 15 anni per lavorare da cameriere allo Studio 54; uno
dei più famosi locali notturni di Manhattan. L’incontro con Andy Warhol avviene
due anni dopo, quando lo assume come fotografo per la
rivista Interview magazine; periodo in cui conobbe e divenne amico degli artisti
Jean-Michael Basquiat e Keith Haring. Le foto irriverenti e dissacratorie di
David LaChapelle compariranno sulle copertine di molte riviste famose: Rolling Stones, Vanity Fair, Vogue Paris, Vogue Italia, Dettagli, GQ e altre
ancora, in stile super colorato, iperrealistico, sovversivo, energico,
esilarante, ma soprattutto pieno di vita.
David LaChapelle - Nativity - |
Pubblicità,
baci omosessuali e star
Genio contemporaneo e creativo illuminato, la sua
arte spazia tra fotografia, moda e pubblicità, evidenziando uno stile
provocatorio e surreale. Nel 1995 crea per Diesel, “Marinai Baciati”, una delle
prime irriverenti immagini, approvata e voluta dallo stesso fondatore del
marchio, che mostra con ironia, coppie omosessuali che si baciano.
Oltre a Diesel esprimerà il suo estro per Armani Jeans, Nokia, Lavazza, Tommy
Hilfiger, Schweppes, L’Oréal, Iceberg, Coca-Cola, H&M, ecc. Ossessionato dalla magia della
creazione, sono molti i personaggi noti che l’hanno ispirato e che ha impresso
nelle pellicole della storia. Liz Taylor, Madonna, River Phoenix, Angelina
Jolie, Michael Jackson, Leonardo DiCaprio, Pamela Anderson, David Duchovny,
Rose McGowen, Lady Gaga, Eminem, Rihanna, Uma Thurman, David Beckham, Hillary
Clinton e tanti altri, hanno scelto di essere ‘provocati’ e immortalati da lui, considerato “il Fellini della fotografia”. La fama lo travolge e trasporta
sull’altare delle stesse celebrità da lui fotografate; diventa regista di video
clip musicali e nel 2005 dirige Rize, un documentario ambientato nelle
periferie di Los Angeles, dove nasce il Krumpin’, un passo di danza tribale ‘esploso’ nei ghetti neri degli Stati Uniti.
David LaChapelle - Selfportrait as House - |
La mostra a
Venezia
Dal 10 aprile al 10 settembre, gli
appassionati di fotografia e arte contemporanea potranno vedere, nella “Casa dei Tre Coi" a Venezia, cento opere di David LaChapelle nel viaggio immortale
della sua carriera; dal bianco e nero degli anni novanta al colore dei
nostri giorni. Il suo stile eccentrico e provocatorio potrà essere osservato
nella 'forza' dei colori, nell’erotismo che emanano le surreali
immagini piene di originalità e dalla voglia di apprendere quello stato d’animo, con
cui ha reso celebri molte opere estrapolate dai suoi stessi sogni. All’evento
che si terrà nella “Casa dei Tre Oci”, edificio nato nei primi anni del ventesimo
secolo e chiamato così per le tre enormi finestre della facciata principale, sarà
possibile vedere l’anteprima mondiale di “New World”, una serie di fotografie
nate in questi ultimi quattro anni, che anelano a un paradiso fatto di natura, di
gioia e vanità, intriso da colori ardenti e ipnotici che potrebbero
contenere i ‘peccati’ dell'essere umano. Nella mostra curata da Denis Curti,
direttore artistico della “Casa” e dal curatore, consulente
d’arte, Reiner Opoku, si potranno vedere in bianco e nero una serie fotografica di nudo
pasoliniano e una moltitudine d’iridescenti panorami fatti di luce.
- Massimiliano, cosa rende speciale il mondo artistico di David LaChapelle?
- Vorrei subito dire che definirlo fotografo, secondo
me è improprio. E’ vero, dell’artista rimane impressa la forza che esprime
nelle foto esagerate e colorate, ma la sua arte comprende incursioni coraggiose
che vanno oltre l’obiettivo della macchina fotografica. Nel mondo è accolto
anche per la regia espressa nei teatri più prestigiosi; di questi ricordiamo lo
show di Las Vegas, al Caesar Palace, con l’insuperabile Elton John. Ai miei occhi,
LaChapelle è un artista speciale, completo e pieno di passione per l’arte
combinatoria realizzata con la macchina fotografica. -
- Arriva in laguna con una mostra “Lost &Found”
- La Casa dei Tre Oci di Venezia, gli dedica una
ricca mostra monografica che raccoglie 100 immagini della sua carriera. Nel
percorso è data grande importanza alla figura umana; un tema che dopo il grande
momento dedicato alle celebrità pop, da Madonna a David Bowie, è stato
improvvisamente offuscato e infine trascurato. Osservando queste opere possiamo vedere
il suo mondo, il gusto per i colori elettrici, le superfici laccate e i soggetti
scabrosi conosciuti come elementi che l’hanno reso celebre nel mondo.
- Quali sono di lui, le opere che preferisci in assoluto
- “News of Joy”; colori accesi e citazioni
sfrontate, dove esprime la monumentalità grandiosa dei nudi, ispirati dal
Michelangelo della Cappella Sistina. “Self Portrait as House”, una fotografia
d’interni, ma anche un autoritratto che esalta e mette in luce un animo in
subbuglio. Oltre a questi non dimentico “The First Supper”, l’universo
surreale, barocco e pop, che segna il recente ritorno dell’artista alla figura
umana.
Dedicato a David LaChapelle
Ispirazione: stilista Massimiliano Falcone
Fonte wikipedia
Autore: Emidio Melis
Dedicato a David LaChapelle
Ispirazione: stilista Massimiliano Falcone
Fonte wikipedia
Autore: Emidio Melis