- Omaggio a Rei Kawakubo - |
Esplosiva nelle
creazioni alta moda, ecco l’austera classe del brand ‘Comme des Garçons’ al Met Gala di New York.
Il Met Gala 2017 spalanca
le porte all’innovativo cool party, che vedrà dedicare alla designer Rei
Kawakubo, la fusione magica delle sue creazioni, sovrapposte fra moda e arte.
Nata a Tokyo nel 1942, Rei
Kawakubo, dopo gli studi svolti alla Keio University, inizia a lavorare per il
settore pubblicitario dell’azienda tessile Ashai Kasei e in seguito, nel 1967,
intraprende la carriera di stilista freelance. Dopo appena due anni fonda il
marchio ‘Comme des Garçons’ e nel
’73, solo ventinovenne, apre la sua prima boutique di moda
nella città natale.
La creatività e lo stile di
Kawakubo non ama regole e sarà proprio questo a farla apparire austera nelle realizzazioni
dei capi in tinta unita, che spaziano dal grigio al bianco fino all’esplosione
del nero, con tessuti asimmetrici, sfilacciati o fatti letteralmente a brandelli.
Questi saranno gli elementi più in evidenza della collezione, quando a Parigi
al suo primo debutto, davanti a centinaia di ospiti e a una platea di
giornalisti, saranno visti e definiti nei modi più svariati; da “Hiroshima
chic”, riferendosi alla bomba atomica lanciata sull’omonima cittadina
giapponese, a chic trasandato, per via della contrapposizione estetica utilizzata,
che osava sfidare e provocare la ‘normalità’ dei grandi stilisti quali Mugler o
Versace.
Omaggio a Rei Kawakubo |
L’onorificenza a Rei
Kawakubo
Vogue, la prestigiosa
rivista di moda dice oggi della designer giapponese: “Le sue creazioni hanno
regalato lo stesso effetto esplosivo portato dal punk rock, quando, nel '76, è
entrato prepotentemente nel mondo della musica facendo ‘nascere’ nuovi e
illuminati capolavori”.
Rei Kawakubo, il primo maggio 2017 avrà l’onore di inaugurare, con
oltre 100 capi da lei creati e che hanno fatto parte del fashion system, la
mostra “Art of the In-Between” a lei dedicata e divisa in diverse sezioni:
moda/antimoda, allora/adesso, soggetto/oggetto. Non v’è dubbio che come in
passato, anche quest’anno il Met Gala vedrà la presenza di tante celebrità in
spasimante attesa di apparire e com’è avvenuto nel 2016, sul Red Carpet del “Anna
Wintour Costume Center” di New York, potrebbero ricomparire i corpi statuari di
Beyonce, Kim Kardashian, Naomi Campbell, Jennifer Lopez, Cindy Crawford, Karlie
Kloss e altre celebrità, che si sono contese gli sguardi illuminanti dei flash
e delle macchine da presa. Ospiti d’onore della serata saranno Anna Wintour, in
qualità di official chair e host e in quello di onorary chair potremo vedere la
bellissima Katy Perry accompagnata da Pharrell Williams.
Sketch di Massimiliano Falcone dedicato a Rei Kawakubo |
Quattro
domande allo stilista Massimiliano Falcone
- Massimiliano, possiamo definire “diversamente” elegante la moda e lo stile di Rei Kawakubo?
- Rei Kawakubo è una stilista giapponese che, superando ogni
stereotipo su, età, sesso e volumi fisici, ha creato e imposto una nuova
estetica. Quello che crea non è mai influenzato da ciò che accade nella moda;
lei parte da immagini astratte che creano il nuovo concetto di bellezza, così
come lo definisce. -
- New York la celebra con l’esposizione al Met, appuntamento importante per gli appassionati di moda.
- Si! Un evento straordinario se consideriamo che è la seconda mostra
dedicata a uno stilista vivente; la prima fu nel 1983 per Yves Saint Laurent.
Sono certo non è stato facile preparare una mostra dedicata alla creatrice del
marchio Comme des Garçons. Kawakubo non ama
spiegare il suo lavoro e la creatività che antepone fra illusione e realtà;
desidera che tutto sia interpretato in modo soggettivo. -
- Secondo te cosa metterà in luce questa esposizione riguardo alla designer?
- Non ho dubbi: la sua
straordinaria capacità di andare oltre l’essere schiavi delle tendenze, per
offrire una nuova visione della moda. Non dimentichiamo che negli anni Ottanta,
in contrapposizione all’immagine sex della donna, lei lanciò uno stile cerebrale,
fatto di abiti funerei e destrutturati, che racchiudevano il corpo in una serie
di stratificazioni di tessuti dall’aspetto povero e informe. -
- Al suo debutto sulle passerelle, la stampa ne fu scandalizzata.
- Si! Non era abituata all’eccesso definito in
seguito “Postatomico Hiroshima Chic”, eppure fu un successo grandioso quando
dimostrò al fashion system, quanto quello stile fosse dedicato a persone libere
e assolutamente visionarie, che non avevano bisogno di approvazione alcuna. -
Ispirazione: Massimiliano Falcone
Autore: Emidio Melis
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