domenica 21 maggio 2017

Blue Whale: la balena del suicidio è il killer dei selfie. Video



Il fenomeno sembra ormai arrivato a preoccupare l’opinione pubblica, che solo ora si accorge del pericoloso gioco mortale capace di abbattere le ultime volontà dei giovani disadattati. Bufala o realtà?    

Dalle ultime statistiche sarebbero oltre 2000 i giovani coinvolti nel pericoloso gioco mortale, messo in opera dal 21enne russo, Philipp Budeikin, ex studente di psicologia arrestato nel novembre 2016 alla quale sarebbero riconducibili il suicidio di 16 ragazze, adescate da lui e intrappolate nella morsa di questo 'svago' surreale. Il macabro gioco esisterebbe da molti anni e solo ora, nel mese di maggio, sembrerebbe aver preso piede nel nostro Paese in maniera importante; il tutto con un’App introvabile, per chi vuole avere informazioni su esso, concessa da loschi individui della rete a giovani da circuire e da spingere nel girone mortale della Balena Blu. Molti definiscono questo gioco una bufala ma non è dello stesso avviso la “Fondazione Neuroscienze Brf “ che dice: “Si tratta di un effetto a cascata, ed è determinato da un’affiliazione di gruppo che si nutre di un sistema aggregante e di una condivisione macabra”. La richiesta della psichiatra Donatella Marazziti e del sociologo Mario Campanella è seria e si rivolge al Ministro dell’Interno, Marco Minniti, affinché allerti e potenzi la polizia postale e i servizi dedicati al pericolo proveniente dal web.


Blue Whale Challenge, il gioco che annienta
Questo gioco mortale, che annienta psicologicamente molti giovani non ancora maggiorenni, - ricordiamo che uno su quattro vive la propria adolescenza e la pubertà desiderando il suicidio, - consisterebbe nell’essere adescati da profili social fasulli, che hanno lo scopo di farli entrare in un giro folle dove confrontarsi con cinquanta prove per 50 giorni, che diventeranno pian piano sempre più pericolose e da cui non è possibile sottrarsi. Minacce e ritorsioni per chi vuole uscirne. Così, trovate le vittime da circuire, allo scopo di portarle al suicidio, Blue Whale Challenge (la sfida della Balena Blu), ha inizio e farà riflettere i ragazzi ‘catturati’, sull’inutilità della propria vita. Progressivamente, il passare delle prove autolesioniste diventeranno sempre più difficili e chiederanno di tagliarsi la pelle disegnando una balena, perdere ore di sonno per alzarsi in orari prestabiliti della notte a vedere film horror proposti dal tutor, ascoltare musiche macabre e alienanti, restare giorni senza rivolgere parola ad alcuno, nemmeno ai familiari, abusare di sostanze psicotrope o alcoliche, raggiungere la cima di edifici sempre più alti. Il tutto documentato con filmati e foto, da condividere con il ‘burattinaio’ che impone le prove all’altro capo del social preposto al gioco. 


Blue Whale, il gioco mortale esiste da anni    
Lo scopo iniziale del gioco, è far sentire i ragazzi capaci di affrontare qualunque sfida proposta; infatti, sentendosi coraggiosi e invincibili, difficilmente si sottrarranno alle subdole prove propinate dal tutor che li ha adescati. I ragazzi sono sempre pronti a mettersi in gioco misurandosi con i propri limiti, senza valutare i rischi delle proprie azioni nel tentativo inconscio di volere, a tutti i costi, la morte. Il fenomeno del Blue Whale Challenge, come dicevamo, sembra aver preso piede in Italia solo ora, ma se analizziamo alcuni fatti di cronaca raccontati anni addietro, vediamo esisteva da qualche tempo. Molti ragazzi hanno atteso un treno e si sono stesi sui binari mentre un amico filmava la scena (ne sono prova innumerevoli clip che si vedono sul canale YouTube), oppure dei tanti che si sono scattati selfie sopra di essi e in alcuni casi ne sono morti. Altri giovani sono saliti su palazzi altissimi, strutture di ponti, postazioni aeree industriali per sfidare la morte e i più sfortunati l'hanno trovata. Perché quindi non pensare, che questi fatti di cronaca celano le tante regole imposte dalla Balena Blu? Ognuno potrà dubitare su questi fatti e altri confermarli, ma chi ha qualcuno che ama e potrebbe essere abbindolato dalla Blue Whale Challenge, (esista o no è ancora un forte dubbio, quindi vedi il prossimo video), stia in 'campana' perché essere presenti è essenziale per studiare ogni suo più piccolo cambiamento; dall'umore al senso di apatia, gli strani segni sul corpo, il cambiamento di abitudini o le imposizioni surreali cui è sottoposto: tutti segnali che vi dicono, Balena Blu o no, che la persona accanto a voi ha bisogno d'aiuto.


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