A Londra in viaggio con i Pink Floyd, nel percorso
musicale di uno dei più importanti gruppi degli anni ’90, che ha segnato il
passo con i tempi, ‘innovandoli’ e rendendoli immortali.
Inaugurata la mostra dedicata a questo gruppo, che ha
saputo dare alla musica la propria vita, facendo nascere davanti agli occhi del
mondo e in ogni concerto portato alla luce, una forma d’arte immaginaria e apprezzata.
Parliamo dei Pink Floyd e dei suoi membri che, unendosi nel 1965, hanno creato
l’arte musicale psichedelica e space rock, generando un’innovazione di
sentimenti; da quello più altero e barbaro a quello più docile e umano. Roger
Waters, Richard Wright, Nick Mason e David Gilmour (aggiuntosi nel 1967), sono
i nomi dei geni che hanno portato il nome dei Pinky Floyd a essere ricordato
come uno dei gruppi Rock più importanti al mondo e che tra coerenza filosofica,
esperimenti grafici innovativi e sonori, sono riusciti a cavalcare l’onda del
rock progressivo, insegnando a tutti il significato della musica. Alla lista
manca il nome del fondatore, cantante e chitarrista, Syd Barrett, che solo dopo
tre anni, causa problemi mentali, fu costretto a ritirarsi dalle scene
allontanandosi dal suo amato pubblico.
Their Mortal
Remains
Il viaggio a Londra, all’interno del “Victoria and
Albert Museum”, inizia tra un percorso di cimeli della band, le note di
Comfortably Numb e fasci di luce rossa che girano illuminando le persone con le
cuffie alle orecchie; elementi fondamentale che immergono nell’immaginario
suggestivo di uno spettacolo surreale e magico, fatto di suoni psichedelici e
filmati storici del glorioso gruppo, che s'incammina concludendosi nel Live 8 di Hyde Park. Le
sale a loro dedicate sono colme di cimeli appartenuti ai Pink Floyd; dalle
pagelle del piccolo Roger Waters ai disegni del politecnico di Regent Street, dove con Mason e Wright ha svolto gli studi. Da li l’esordio, l’ascesa del
fondatore Syd Barret e la sua lenta sostituzione affianco Gilmour. La visione dei gonfiabili di The Animals, il muro del brano The Wall e suoi filmati, The Dark
Side of the Moon e tanti altri oggetti, rendono questo viaggio all’interno del
museo, davvero emozionante e meritevole di essere identificato in ogni suo più
piccolo ricordo.
La mostra dei Pinky
Floyd vista da Massimiliano Falcone
Questa mostra porta in scena la visione dell’arte
che è propria dei Pink Floyd, una visione estetica che si fonde nella musica,
nella parola e nel teatro, fino al cinema, insieme.
- Massimiliano, arte e rock con uno dei gruppi più famosi al mondo. Cosa ci racconti della mostra?
- In una delle sale, il grande pupazzo del professore di The Wall accoglie nella sua maestosità i visitatori. Significa che c’è ancora “incomunicabilità” tra esseri umani?
- E’ il simbolo della potente intrusione della realtà
odierna. Ci sono storia, guerre, visioni e sogni, visti attraverso l’occhio che
sovrastava il gruppo durante i concerti. E’ la realtà distorta, dalla poesia
alla musica, dall’arte alla fantasia. -
- Il tuo sketch pret a porter è una stampa con un pezzo di muro.
- Vorrei regalare, attraverso il mio vestito, una porta che si apre su un modo diverso di vedere il mondo, rispetto a quello che è proposto giornalmente. L'arte e la moda siamo noi, le nostre paure e i nostri sogni; così come sono interpretati da un cinquantennio dai Pink Floyd. -
Ispirazione: Massimiliano Falcone
Autore: Emidio Melis
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