venerdì 19 maggio 2017

Uccide un bambino di due anni massacrandolo di botte



Spaventoso fatto di cronaca racconta di un bambino morto di botte a soli due anni. L’augurio è che il colpevole, marcisca per sempre in galera.   

Un fatto davvero preoccupante viene ancora una volta raccontato dalla cronaca nera e si ripete nella stessa violenza che sembra ormai ‘regalata’ sempre più spesso, a piccoli bambini indifesi che non potranno mai difendersi dalle mani assassine di un adulto ignobile e vigliacco. L’assassino del piccolo Harry House, Joseph Eke, sarebbe stato il compagno della giovane mamma che in quel momento era uscita dalla casa per fare la spesa e acquistare gli ingredienti che le sarebbero serviti a mettere in tavola una bella torta per il piccolo figlio di due anni e anche per quel mostro assassino con cui sembrava essere felicemente fidanzata.

Cos’è accaduto al piccolo Harry
I fatti sarebbero avvenuti nel seguente modo: una volta rientrata nella propria abitazione dopo aver comprato gli ingredienti per la torta, la madre di Harry House, Lauren O’Neil, di Broadmayne, nella provincia inglese di Dorsen, s’è accorta subito che qualcosa non andava e che il bambino stava poco bene. Sebbene le insistenze del compagno che tentavano di farla desistere dai dubbi dicendole che il piccolo faceva finta, la donna non s’è arresa e fidandosi del suo istinto materno avrebbe chiamato il pronto intervento. Trasportato urgentemente in ospedale, il piccolo Harry è deceduto subito dopo per arresto cardiaco in conseguenza delle gravi lesioni interne e dell’emorragia cerebrale causate dalle percosse. 

Le difese dell'uomo 
Il compagno di Laura O'Neil, nell'interrogatorio in seguito all'arresto per omicidio, ha continuato a negare di aver mai messo le mani addosso al piccolo Harry e di non essere causa della sua morte. Ovviamente non è stato creduto e questo ha scagionato da ogni possibile accusa la madre, che sembrava all'oscuro di quello che stava accadendo al figlio quando, sicura di lasciarlo nelle mani di un uomo affettuoso, lo aveva invece destinato a quella triste sorte. Il 5 giugno prossimo dovrebbe esserci la sentenza che proverà a dare una svolta definitiva al caso, mettendo in galera l'uomo che avrebbe avuto il barbaro coraggio, di sollevare le sue mani sul corpo di un bambino indifeso. Questo è quanto c'è dato di conoscere in attesa che il verdetto sia confermato; augurandoci, dietro tutta la vicenda, non ci sia qualcosa di più macabro.

Resta aggiornato iscrivendoti alla pagina Facebook