Una
storia affascinante e piena di mistero racconta la nascita dell’acqua di
colonia, primo profumo in assoluto, dopo anni, ancora esistente.
‘Acqua
Mirabilis’, così era chiamata nel 1600, l’acqua di colonia che nasceva in un
convento di frati dediti all’erboristeria, attribuita in seguito, nel 1693, al
piemontese Giovanni Paolo Feminis quando si trasferì lo stesso anno nella città
tedesca di Colonia. La produzione di Acqua Mirabilis fu sostenuta dall’amico
Giovanni Maria Farina, mercante vigezzino emigrato a Maastricht. Alla morte
di Feminis e Farina, la formula della colonia fu ereditata da Giovanni Antonio
Farina, nipote di Giovanni Maria Farina, che lavorando nell’azienda di Giovanni
Paolo Feminis ne apprese l'arte e i segreti. Nonostante l’ereditata formula, furono
molti i discendenti delle due famiglie che si dedicarono alla fabbricazione
dell’Acqua Mirabilis, poi diffusasi in tutta Europa con il nome Eau de Cologne, creando forti contenziosi per la tutela del nome e del vero marchio
attribuito a Feminis.
Il marchio 4711, la passione
Grazie
agli italiani Feminis e Farina, la tedesca Colonia divenne nel 1800 la città
del profumo 4711 e la più famosa al mondo. Le bottigliette a forma esagonale
create nel 1882, ancora oggi sono dipinte con colori oro e blu turchese, e
contrassegnate dal numero 4711 per ricordare il civico negozio di Glockengasse che
ne vide la nascita. Dalla moltiplicazione delle aziende che iniziarono a
produrre acqua di colonia, fra il 1736 e il 1865 si ebbero solo in quella città,
trentanove processi per stabilirne la potestà. L’Eau de Cologne divenne
talmente famosa, che personalità di spicco quali Voltaire, la regina Vittoria,
Goethe, Napoleone e altri, ne fecero il proprio balsamo lenitivo e profumo
personale. A far da cornice alla confezione, nel 1900 fu organizzata dalla
città tedesca, un’esposizione per presentare i disegni che sarebbero diventati
gli eleganti involucri del profumo più amato al mondo. Alla loro realizzazione
parteciparono artisti quali, Auguste Macke, Paul Klee e Vasilj Kandisnskij, ma
solo di quest’ultimo furono i disegni prescelti.
Tre domande al designer
Massimiliano Falcone
- Massimiliano, 4711 un mix unisex che ha fatto storia.
Autore: Emidio Melis
Ispirazione: designer Massimiliano Falcone
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