sabato 15 luglio 2017

4711, il numero civico che diede il Natale alla colonia




Una storia affascinante e piena di mistero racconta la nascita dell’acqua di colonia, primo profumo in assoluto, dopo anni, ancora esistente.

‘Acqua Mirabilis’, così era chiamata nel 1600, l’acqua di colonia che nasceva in un convento di frati dediti all’erboristeria, attribuita in seguito, nel 1693, al piemontese Giovanni Paolo Feminis quando si trasferì lo stesso anno nella città tedesca di Colonia. La produzione di Acqua Mirabilis fu sostenuta dall’amico Giovanni Maria Farina, mercante vigezzino emigrato a Maastricht. Alla morte di Feminis e Farina, la formula della colonia fu ereditata da Giovanni Antonio Farina, nipote di Giovanni Maria Farina, che lavorando nell’azienda di Giovanni Paolo Feminis ne apprese l'arte e i segreti. Nonostante l’ereditata formula, furono molti i discendenti delle due famiglie che si dedicarono alla fabbricazione dell’Acqua Mirabilis, poi diffusasi in tutta Europa con il nome Eau de Cologne, creando forti contenziosi per la tutela del nome e del vero marchio attribuito a Feminis.

Il marchio 4711, la passione
Grazie agli italiani Feminis e Farina, la tedesca Colonia divenne nel 1800 la città del profumo 4711 e la più famosa al mondo. Le bottigliette a forma esagonale create nel 1882, ancora oggi sono dipinte con colori oro e blu turchese, e contrassegnate dal numero 4711 per ricordare il civico negozio di Glockengasse che ne vide la nascita. Dalla moltiplicazione delle aziende che iniziarono a produrre acqua di colonia, fra il 1736 e il 1865 si ebbero solo in quella città, trentanove processi per stabilirne la potestà. L’Eau de Cologne divenne talmente famosa, che personalità di spicco quali Voltaire, la regina Vittoria, Goethe, Napoleone e altri, ne fecero il proprio balsamo lenitivo e profumo personale. A far da cornice alla confezione, nel 1900 fu organizzata dalla città tedesca, un’esposizione per presentare i disegni che sarebbero diventati gli eleganti involucri del profumo più amato al mondo. Alla loro realizzazione parteciparono artisti quali, Auguste Macke, Paul Klee e Vasilj Kandisnskij, ma solo di quest’ultimo furono i disegni prescelti.
Sketch di Massimiliano Falcone
Tre domande al designer Massimiliano Falcone
  • Massimiliano, 4711 un mix unisex che ha fatto storia. 
- Sì, in qualche modo è il profumo per antonomasia e oggi festeggiando 225 anni è riproposto in una nuova versione, delicata e irresistibile. 4711 è il risultato di una lunga avventura che ha  origini italiane e posizione finale a Colonia. Solo un libro potrebbe raccontare la storia più importante di questo profumo. 
  •  E’ vero che le note aromatiche creano ‘dipendenza’?
- Napoleone adorava questo profumo. Da sempre, ‘indossarlo’ è come ricevere una sferzata di freschezza, che porta a vagare in un prato dove esplode la natura e l’emozione della primavera in fiore.
  •  Ci racconti la nuova versione remix anniversari edition?
- Nella versione 2.0 prevale il mandarino, ma subito la sinfonia si dispiega e persiste nella magia di un classico che ha ancora più carattere. L’ho provato e ne sono rimasto estasiato; catturato da una dolce forza, mi ha cullato e portato a viaggiare nel tempo.

Autore: Emidio Melis
Ispirazione: designer Massimiliano Falcone

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