Qualcosa non torna e
prontamente terrorizzato, Tito Boeri si appresta a mettere in guardia gli
italiani sul futuro delle proprie pensioni.
L'economia italiana è un
alternarsi di giochi più o meno innocenti e quando vengono resi noti i suoi
infiniti comunicati, sembrano girare di vento in vento 'politico'
differenziandosi dall'oggi al domani. Il cittadino è sempre più colpito
dall'imposizione di certe notizie, che vagano nel tentativo di comunicare
l'avvenimento di qualche beneficio: le nuove tasse introdotte e quelle risparmiate, il
jobacts, l'aumento delle esportazioni, le migliaia di assunzioni, il calo
della disoccupazione, gli incentivi ai lavoratori, la cassa integrazione,
l'annunciato aumento delle pensioni; tutto, declamato con tanto di 'banda musicale' e
qualche giorno dopo inspiegabilmente sconfessato dalle nuove statistiche e da
nuovi inspiegabili conti.
Gli allarmismi INPS
Fortunatamente l'italiano
è 'allenato' a sentire le sorprendenti 'c.....e', che a ogni levar del sole
sono comunicate da titolari o dipendenti dei ministeri italiani. Nell'estate
2015, in seguito allo smacco tremendo che subì l'economia italiana, quando
sembrava volessero comprarci, tanto eravamo caduti in basso, Tito Boeri
disse: "La crisi ha colpito chi era già in difficoltà", evidenziando
un'evidenza che ha lasciato il sorriso sulle labbra. A questo si aggiunse il
'tenace' allarme nella relazione INPS, quando comunicò in diretta Tv: "Il
rischio di povertà è aumentato per i disoccupati". Qualcuno griderebbe
"GENIO!" se oggi potesse ricordarlo, ma purtroppo la 'cosa' non si
ferma qui e fa riflettere su quali siano le vere necessità del Governo, per
mettere fine al programma "Svendiamo l'Italia". Convinzione di molti
italiani su quello che sta avvenendo da qualche anno.
L'apertura delle frontiere
ci ha condannati
Si! Sembrerebbe questa la
risposta che milioni d’italiani sarebbero pronti a dare, alla fatidica domanda
sull'apertura frontiere, causa della nostra disfatta. Ovviamente non è il solo
motivo e come si sa, grazie all'abnegazione di migliaia di politici pronti a
sedersi al Governo, il denaro accumulato, estorto ogni anno ai contribuenti,
non è più in grado di sostenere l'enorme ‘fabbisogno’ dei nuovi parlamentari e
le ricche pensioni dei vecchi. Qualcuno può dire il contrario? Così siamo
arrivati agli ingenti sbarchi d'immigrati, clandestini e non, che
stanno lentamente affondando l'Italia e per qualche strano commento che rimbalza sui media, arricchendo le tasche degli interessati al loro
massiccio approdo. In loro difesa si schiera Tito Boeri, avvertendo
immantinente che non possiamo perdere una così importante opportunità. Quale?
Vediamo.
Chiusura frontiere
minaccia pensioni INPS
Una nuova minaccia
finanziaria alle pensioni INPS se si chiuderanno le frontiere, avverte il
presidente Tito Boeri da cui oggi vogliamo spiegazioni. Con nuove statistiche e
conti alla mano, Boeri è preoccupato e dice: “I migranti sono la vita
continuata delle nostre future pensioni”. Parole che ci fanno rimpiangere
quelle elargite dopo soli 15anni di lavoro, quando tutto sembrava andare bene.
In molti però non credono sia la strada giusta. Perché? Al flusso d’immigrati
bisogna dare un lavoro; ma quale? Se non c'è per gli italiani com'è possibile
trovarlo a loro? Forse si spremeranno ulteriormente i fondi pubblici,
sovvenzionando a nostre spese quei lavori che pagano le tasse con le nostre
stesse tasche. Molti cittadini sono preoccupati dalla marea d’immigrati che
‘annunciano’ un futuro senza sole. Equiparare i contributi versati alla pensione ricevuta sembra utopia e a pagarne le conseguenze
sarà chi non andrà mai in pensione perché, per età o salute, un domani l'avrà solo
versata.