Icona
di stile ed eleganza, la principessa Diana Spencer è ancora oggi, a distanza di
vent’anni dalla sua morte, la donna più famosa al mondo per l’innata voglia di
vivere e di riscossa.
Le
manifestazioni per celebrare la scomparsa della principessa Lady D, avvenuta il
31 agosto 1997, hanno avuto inizio nel gennaio 2017 e sono sostenute
dall’istituzione caritativa “The Diana Award”, ente fondato in onore della
sfortunata principessa, in aiuto ai giovani. Alla data che ricorda il ventennio della sua morte manca poco più
di un mese e sono molte le rappresentazioni in atto nel tentativo
di riportarne in vita la memoria. Ricordiamo quello del giugno scorso a casa
del fratello Earl Charles Spencer, evento che ha inaugurato una mostra titolata
“Walking in her shoes” (mettendosi nei suoi panni), per onorare i vincitori del
Legacy Award che proseguono imperterriti ciò per cui lottava la principessa; la donna che per l'enorme notorietà poteva essere considerata l'umile 'regina dei popoli'. Per
decisione dei figli, i principi William e Harry, Buckingham Palace apre le
porte di quella che fu la sua stanza privata al pubblico, dove sono presenti sulla scrivania
alcuni cimeli e molte foto dei principi ancora bambini. Per celebrare la
ricorrenza, anche la Reggia di Venaria Reale, in Piemonte, le renderà omaggio
fino al 28 gennaio 2018, allestendo uno spazio architettonico in cui saranno
fatte ‘emergere’ le tante anime della principessa Diana, evocate dagli
emozionanti racconti, le immagini, gli avvenimenti e le testimonianze che
riusciranno a riportarla in ‘vita’ davanti all’incredulo spettatore.
William e Harry in onore
della madre
Nonostante
gli impegni cui era obbligata dal ruolo ricoperto, la principessa Diana riuscì con delicatezza a entrare in quel mondo che soffriva, diventando madrina di molte associazioni
che si occupavano di umanità e beneficienza. La conobbero al tempo quasi tutti
i malati del mondo; si occupò di animali, della lotta contro l’utilizzo delle armi,
dell’AIDS, dei senza tetti, di anziani, tossici, dei moribondi di Madre Teresa
di Calcutta, di belle arti, storia naturale, si batté contro l’utilizzo delle mine
antiuomo e tanto ancora; l’importante, per lei, era aiutare rendendosi utile al mondo. I
figli di Lady Diana ricordano oggi l’ultima telefonata, fatta loro dalla madre
il giorno prima di morire. Una telefonata che fu molto breve, confessano a distanza di
tanti anni i principi William e Harry, perché impegnati a giocare con i cugini
nel castello scozzese di Balmoral. Per quasi vent’anni hanno sofferto e tenuto
dentro questo segreto. Certo, confessa il principe William: “Se avessi saputo
cosa sarebbe accaduto non avrei trovato interesse per altro”. Un attimo di silenzio che scompare mentre il fratello Harry aggiunge: “Rimpiangerò per tutta la vita
quanto fu breve quell’ultima telefonata”. “Ci riempiva di sorprese ed era una
madre sempre allegra e piena di voglia di scherzare” dicono William e Harry nel
documentario dedicato alla madre e titolato “Diana, Our Mother and her Life and Legacy”.
“Quello che cercava di fare”, prosegue William, “era mostrarci la vita fuori
dai palazzi reali” e la sua ultima confessione sarà: “Ero infelice nel
vedere mia madre palpata da un playboy egiziano e trovavo inaudito lo sfarzo
esibito sullo yacht”.
Tre domande al designer
Massimiliano Falcone
- Lady Diana era una donna dalle mille contraddizioni: l’8 agosto è in Bosnia per la campagna contro le mine antiuomo e il 21 è sullo yacht con Dodi Al-Fayed. Secondo te l’impegno civile era sincero?
- Che cosa resta di lei nell’immaginario collettivo?
Autore: Emidio Melis
Ispirazione: Massimiliano falcone
Fonte: Wikipedia
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