Un
evento importante dal 5 luglio 2017, per i settant’anni della maison che ha
cambiato la storia della moda e ha regalato alle donne l’intimità della
leggerezza e l’arte di ‘piacere’.
Parigi
è pronta a intraprendere il suo cammino, regalando alla maison Dior sei mesi di
pura fantasia, espressa dalle infinite creazioni che hanno portato la ‘sua’
donna, dopo la guerra, all’attenzione dei media di tutto il mondo. Figlio di un
industriale, dopo gli studi frequentati all’Ecole des Sciences Politiques e mai
terminati, Christian Dior apre una piccola galleria d’arte grazie ai
finanziamenti del padre; attività chiusa dopo pochi anni e che lo porterà, dal
’37 al ’39, a lavorare da stilista con lo scopritore di talenti Robert Piguet.
Solo in seguito al servizio militare, nel 1942, Dior intraprese il suo amato mestiere
nella maison Lucien Lelong e qui, con l’amico Pierre Balmain, ne divennero gli
stilisti. Il suo genio riuscì a rivoluzionare la moda degli anni quaranta
presentando una donna completamente nuova e all’avanguardia. La femminilità
vestiva spalle arrotondate con gonne lunghe, che s’interrompevano a venti centimetri
da terra e formavano una corolla con vita da vespa, ottenuta attraverso una stretta
guepière prodotta da tessuti ricercatissimi, costosi e raffinati.
Dior il rivoluzionario
Christian
Dior non si fermò agli abiti che sempre più innovativi presentavano le nuove
linee sul mercato della moda, creando quella spasmodica continua attesa,
piena di brama e tensione. Dalla mente geniale di questo artista sono nate le creazioni, che dal 1949 al
1957 regalarono al suo amato pubblico la linea a pannelli intercambiabili, le
gonne a tubo e le braccia nude, quelle che slanciavano, la gonna corta, la
linea Tulipano valorizzante il seno e tante altre meravigliose 'ossessioni'. Fu anche il primo che riuscì
ad associare alla linea dei suoi capi, quegli indispensabili accessori che
dovevano far parte di una femminilità aggressiva e nello stesso tempo
discreta: i foulard, le scarpe, le borse, lo smalto delle unghie e i profumi,
dovevano ‘calzare’ perfettamente ogni donna da lui ‘forgiata’ all’interno dei
capi d’abbigliamento. Tutta l’enfasi creativa di questo grande stilista del
‘900, sarà a Parigi dal 5 luglio prossimo al 7 gennaio 2018, in mostra al
“Musée des Arts Décoratifs”. Creato all'interno dell'area Marsan del Louvre, l'esposizione dedicata allo stilista sarà capace di incantare anche gli spettatori più restii, quando ammirando gli oltre 300 abiti saranno proiettati nella visione artistica di Christian Dior.
Scketch Massimiliano Falcone |
Intervista al designer Massimiliano Falcone
- Christian Dior crea il sogno da indossare sugli orrori della Prima Guerra Mondiale. Secondo lei nasce così la leggenda della moda?
- Si!
Ha inizio in Normandia quando, durante il primo conflitto, ammirava le donne
che si facevano confezionare gli abiti dai sarti e pensando a loro disegna il
tailleur Bar; il primo, quello con la giacchina di shantung color crema
perfettamente modellata sul corpo, che abbinata alla gonna plissé svasata,
regalava un passo flessuoso e sensuale. -
- Che cosa donavano gli abiti Dior alla donna?
- Donavano
nuova ‘vita’ e volume nei fianchi, evidenziando il petto. Per dare struttura ai
suoi modelli faceva foderare quasi tutti i tessuti di percalle o taffetà,
riprendendo una tradizione abbandonata da qualche tempo. -
- Dopo la sua morte, è storia. Di cosa necessita chi disegna Dior?
- Gli
stilisti che si avvicendano alla guida della maison, sono tutti
straordinariamente dotati di talento e di forte personalità, perfettamente in
grado di portare avanti, arricchendolo, lo spirito originario di Dior. -
- Chi fra le attrici interpreta lo stile Dior alla perfezione?
- La prima fu l'indimenticabile Marlene Dietrich, che dal 1947 rimase fedele, sul set e nella vita, allo stile della griffe; poi Elizabeth Taylor che nel '61 vinse l'oscar, quando indossava l'abito "Una sera a Rio" davanti a milioni di persone; o Grace Kelly quando annunciò il suo fidanzamento con Ranieri di Monaco, fasciata in un bustino di seta bianca. I nomi di chi interpreta a meraviglia lo stile Dior sono molti e per ultimo ricordo Charlize Theron. -
Dedicato a Christian Dior
ispirazione: Massimiliano Falcone
Autore: Emidio Melis
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