SCIENZA MEDICA E TECNOLOGIA SI PRENDONO PER MANO E STUDIANO DI PARI PASSO OGNI PIÙ SORPRENDENTE E INNOVATIVO SISTEMA PER IL BENESSERE DELLA POPOLAZIONE. SARÀ TUTTO ORO QUEL CHE LUCCICA? VEDIAMO!
Nuovi scenari sono prospettati dall’unione fra Scienza medica e Tecnologia, che grazie a un esclusiva caratteristica detta ‘pietzoelettricità’, aprirebbe i nuovi futuristici panorami sulla biomedicina. Questo particolare studio che promette di ricavare dalle lacrime l’elettricità, è portato avanti da alcuni ricercatori irlandesi dell’Università di Limerick e solo recentemente sarebbe stato pubblicato e reso noto dalla rivista scientifica online dell’American Institute of Physics. Vediamo la scoperta della scienza medica e i particolari:
ELETTRICITA' DALLE LACRIME
Sono in molti a restare increduli nell’apprendere la notizia, che dalle lacrime sarebbe possibile produrre una fonte di energia generante elettricità. Questo fantascientifico risultato, reso possibile da alcuni ricercatori irlandesi, è realisticamente ottenibile con la compressione di alcuni particolari componenti piezoelettrici, racchiusi non solo all’interno delle lacrime, ma anche nella saliva, negli albumi delle uova e nel latte. Produrre elettricità diventa possibile per mezzo di alcune specifiche proprietà che collegano fra loro i materiali sopra elencati, definiti piezoelettrici e in grado di generarla.
SCIENZA MEDICA e TECNOLOGIA UNITE
Quello che accomuna uova, saliva, lacrime e quant'altro, è una sostanza biologica presente al loro interno, chiamata Lisozima. Questo enzima, prevalentemente contenuto nel tessuto umano e animale, non è altro che una secrezione riconosciuta per essere dotata di attività antibatterica e di proprietà utilizzate come conservante alimentare. La scienziata Aimee Stapleton, autrice della ricerca sulla produzione di elettricità dal Lisozima, comunica che “L’intensità del fattore piezoelettrico contenuto in questa proteina, avrebbe lo stesso ordine di intensità di quella prodotta dal quarzo”.
BIOMEDICINA DEL FUTURO
La scoperta effettuata grazie alla collaborazione di scienza medica e tecnologia, porterebbe alla realizzazione di nuovi dispositivi biomedici destinati alla cura della persona. Grazie ai cristalli di Lisozima, la proteina presente nelle lacrime e nella saliva, un domani sarà possibile produrre l’energia necessaria per alimentare il futuro dei dispositivi medicali. Pompe per il rilascio di farmaci regolatori nell’organismo, piccoli strumenti tecnologici come lo smartphone o i futuri avveniristici apparecchi che necessiteranno di alimentazione perenne, saranno 'nutriti' in tempo reale da una proteina prodotta dal nostro corpo, capace di generare elettricità dalle lacrime.