martedì 28 agosto 2018

CAR-T THERAPY, LINFOMA NON-HODGKIN E LOTTA AI TUMORI


ARRIVA DALL’AMERICA LA NUOVA SCOPERTA CHE SEMBREREBBE DARE UNA SPERANZA IN PIÙ A CHI COLPITO DA TUMORI E LINFOMA NON-HODGKIN


Sono molti i farmaci che non rispondono alle cure messe in atto nel tentativo di combattere quella lotta ancestrale contro i tumori; eppure, sempre più spesso, la scienza sembra rivelare illuminanti scoperte volte alla speranza di una futura guarigione. Ad autorizzare oggi la moderna classe di terapia genetica, chiamata “Yescarta”, è la ‘Food and Drug Administration’ del Dipartimento della salute e del servizio all’umanità. La sigla è l’equivalente della nostra Agenzia del Farmaco e controllerà i progressi che sta facendo la ricerca sulla trasformazione dei linfociti nel sistema immunitario, permettendo la nascita di spietati ‘antidoti’ che si riveleranno i futuri sicari contro il linfoma Non-Hodgkin.


LINFOMA NON-HODGINK E CAR- T ThERAPY

La scoperta, mirata a combattere il linfoma Non-Hodgink, nasce e sarà prodotta dalla Kite Pharma, l’azienda del gruppo Gilead che ha ‘sposato’ la dottrina volta a dare una risposta immunitaria al cancro. Cos’è il linfoma Non-Hodgkin e in che modo la scienza è arrivata a curarla con l’immunoterapia? Il linfoma Non-Hodgking è una patologia del sistema linfatico dove sono presenti specifiche cellule tumorali, composte da una miriade di tubi alquanto sottili, sviluppata ed estesa in tutte le parti del corpo. La ‘cura’ di questa patologia si serve della CAR- T therapy; una sorta di auto trapianto manipolato geneticamente, che utilizza determinati farmaci volti a rafforzare le difese immunitarie di ogni singolo soggetto, potenziandone la risposta e la reazione.


SPERANZE DI GUARIGIONE

La ricerca non è recente e riporta a quel filone sulle terapie immunitarie, studiate e messe al centro dell’attenzione mediatica e della comunità scientifica già dallo scorso anno. Proprio in California, nel dicembre 2016, al congresso della Società Americana di Ematologia venne annunciata la nascita di una cura, grazie alla tecnologia del trapianto manipolato; scoperta rilevatasi efficace sopratutto nei bambini colpiti da linfoma Non-Hodgking. La cura immunologica consiste nel prelevare un numero di Linfociti T dal sistema linfatico del paziente malato di tumore, analizzarli in laboratorio, modificarli e permettergli di riconoscere le cellule tumorali. Grazie alle tecniche di ingegneria genetica sempre più all’avanguardia, i linfociti T modificati e infusi nuovamente nel paziente, potranno distruggere le cellule malate dell’organismo permettendo la guarigione del paziente.

YESCARTA, DESTINAZIONE E RISCHI

Yescarta, così chiamata la ricerca autorizzata dal Food and Drug Administration, si rivolge a quei pazienti colpiti da linfoma Non-Hodgkin, trattati con farmaci immunoterapici oncologici che non hanno ‘risposto’ alle terapie contro i tumori. I risultati sembrano incoraggianti e danno su una percentuale del 72% dei pazienti trattati, la diminuzione della massa tumorale; per il 51%, la remissione totale della malattia sembra avere risoluzione dopo otto mesi. Pur avendo, Yescarta, un importante e positivo tracciato rivolto alla guarigione, FDA ha richiesto ulteriori verifiche sul rischio legato a questo tipo di terapia immunologica, tenendo conto che potrebbe comportare un’elevata pericolosità per la salute di ogni singolo individuo.