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SONO TANTE LE STAR DELLA MUSICA ITALIANA CHE HANNO IMPRESSO NELLA STORIA IL LORO SUCCESSO, RIUSCENDO A TRAMANDARE ALLE FUTURE GENERAZIONI VERI E PROPRI CULT. UNA DI QUESTE È PATTY PRAVO, LA RAGAZZA DEL PIPER.
110 milioni di dischi venduti nell’arco della carriera, hanno consacrato Nicoletta Strambelli, in arte Patty Pravo, sul podio delle cantanti Pop – Beat più famose al mondo. Nata nell’aprile 1948, della ragazza del Piper ricordiamo i brani più famosi che dal 1966 le hanno regalato il massimo riscontro commerciale. Il percorso canoro della ‘Divina’ Patty Pravo ha inizio nel ’66 con il singolo, ‘Ragazzo triste’, brano cui è seguito ‘Qui e là’, ‘Se perdo te’, ‘La Bambola’, ‘Il paradiso’, fino all’incisione di ‘Pazza idea’ del ’73 e di ‘Pensiero stupendo’ del ’78; canzoni che l’hanno resa celebre e messa al secondo posto nelle vendite, dopo la cantante Mina, grazie a quella particolare tendente poliedricità innovativa che sembrava esserle comune. Forse sono proprio queste le caratteristiche che hanno attratto poeti dello stampo di Vinicius de Moraes, musicisti del calibro di Jimi Hendrix o Mick Jagger e illuminati artisti quali Luigi Schifano.
LA DIVINA PATTY PRAVO SI CONFESSA
Per la prima volta, eterna e incontrastata ragazza del Piper Club, locale dove ha esordito con successo negli anni sessanta, Patty Pravo si confessa in un libro autobiografico oggi su tutte le migliori librerie italiane. “La cambio io la vita che”, è il titolo di questo libro edito dalla casa editrice Einaudi, posizionatosi nella collezione ‘Stile Libero’. 200 pagine raccontano il passato di Nicoletta Strambelli; dall’infanzia fra i canali veneti all’amore per gli uomini della sua vita. Erano gli anni in cui, ancora sconosciuta e alle prime armi, uscì dagli schemi di una famiglia borghese per dedicarsi a quella particolare fascia di pubblico della bella Roma, che l’attendeva ogni sera al Piper Club. La ‘Divina’, così è oggi conosciuta dai milioni di fan che fin dagli esordi si sono contesi i suoi brani con ossequioso rispetto, imitandola e presentandola in una moltitudine di faccette versioni sui palcoscenici di tutto il mondo.
ICONA DI LIBERTÀ E TRASGRESSIONE
Già nel ’66, scoperta dal talent scout Alberigo Crocetta al Piper Club di Roma, Patty Pravo divenne per i giovani l’incontrastata nuova icona di libertà e trasgressione. Nel sessantotto, innalzata sul piedistallo delle Star canore grazie all'interpretazione del brano ‘La bambola’, divenne famosa in tutto il mondo. Poliedrica e magnifica interprete di tante cantate ‘Visioni’, oltre alla trasgressiva voce deve il successo alla moltitudine di personaggi che hanno amato scrivere le ‘sue’ canzoni. Di queste ricordiamo la prima in assoluto, del '66, titolata ‘Ragazzo Triste’, una delle più belle canzoni scritta da Gianni Boncompagni; a seguire ‘La bambola’ del ’68, di Franco Migliacci; ‘Pensiero stupendo’ del ’78, di Ivano Fossati; ‘E dimmi che non vuoi morire’ di Vasco Rossi e Curreri, che la portarono nel ’97 sul podio delle classifiche. Il fortunatissimo brano ‘Cieli immensi’, scritto da Fortunato Giampaglione e presentato a Sanremo 2016, a settant’anni riportano Patty Pravo alle cronache di quella notorietà che per lei stessa sembrava ormai perduta.
TRE DOMANDE ALLO STILISTA IN ERBA, MASSIMILIANO FALCONE
– Patty Pravo ama troppo il suo pubblico, non si permetterebbe mai di ‘fregarlo’. L’autobiografia della ‘Divina’, che Einaudi ha messo sugli scaffali delle librerie di tutta Italia, è davvero il libro della sua vita.
- Perché secondo te ha tanto carisma?
– Con il carisma si nasce e Patty Pravo l’ha dimostrato immediatamente con la sua irruzione nell’Italia bigotta degli anni Sessanta. Intere generazioni sono state conquistate dalle sue canzoni e dal suo talento, compreso il modo naturale che aveva quando saliva sul palco.
- Patty Pravo è l’ultima diva italiana e ha al suo carnet oltre cento milioni di dischi venduti nel mondo. Tu che sei un suo grande fan, cosa ti aspetti nel suo futuro?
– Dagli esordi del Piper Club a oggi, Patty Pravo ha vissuto una vita piena di successi; perché non sperare in un bravo regista e in un suo film? Quello che potrebbe avvenire è l’uscita di un nuovo album di inediti fortemente influenzati dalla cultura tuareg, il popolo con cui poco tempo fa ha fatto musica.
Autore: Emidio; Sketch: Massimiliano Falcone
Foto e disegni coperti da Copyright
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