martedì 21 agosto 2018

VENE VARICOSE; DALLE CURE CON LE CALZE GRADUATE ALLA RADIOFREQUENZA



LA COMPARSA DEI CAPILLARI NEGLI ARTI INFERIORI, GAMBE E CAVIGLIE, e' un SEGNALE deL CORPO che RIFLETTE ALL’ESTERNO DELLA PELLE, PROBLEMI RELATIVI ALLA CIRCOLAZIONE SANGUIGNA. SEPPUR SOTTILISSIMI, DI COLOR ROSSO O TENDENTI AL BLU SCURO, SE NON PRESI IN CORRETTA CONSIDERAZIONE EVOLVono IN ODIOSE E ANTIESTETICHE VENE VARICOSE. I RIMEDI RIVOLTI ALLA GUARIGIONE SONO NUMEROSI, MA QUELLO DEFINITIVO E MENO INVASIVO SEMBRA ESSERE LA RADIOFREQUENZA.

I capillari sono dei minuscoli vasi sanguigni situati fra arterie e vene, compongono il sistema della microcircolazione e si occupano dello scambio gassoso e del passaggio di nutrienti fra sangue e tessuti. Seppur microscopici, proprio i capillari sono elemento fondamentale del sistema vascolare, in quanto garantiscono al tessuto osseo, epiteliale, nervoso, muscolare, connettivo, adiposo e al sangue, l’apporto di ossigeno e nutrienti utili al mantenimento e all’eliminazione delle sostanze di scarto. L’alterazione di questo delicato equilibrio può portare scompensi e la formazione di vene varicose, definite una condizione patologica caratterizzata da anomalo ingrossamento delle vene, che colpisce il 50% circa dei 50enni, dividendosi fra il 25% delle donne e il 15% degli uomini. La scienza si è oggi evoluta e rivolge uno sguardo alla guarigione, grazie alla tecnologia che utilizza la radiofrequenza.



RICONOSCERE LE VENE VARICOSE
Le vene varicose si riconoscono per la formazione di tortuosità e ingrossamenti sottocutanei, generalmente presenti su caviglie e gambe, date da un aumento del loro volume indicante insufficienza venosa. La loro comparsa è spesso anticipata da disturbi quali formicolio, bruciore, crampi durante il rilassamento degli arti, pesantezza e gonfiore che rende quasi impossibile il calzare anche un semplice paio di scarpe. Per diagnosticare la patologia è sufficiente una visita specialistica vascolare e la tecnologia ecocolordoppler agli arti inferiori. I fattori principali che possono causare questo evidentissimo disturbo sono: il sesso femminile, la familiarità, una vita sedentaria, il post gravidanza, la continuità di un lavoro eseguito sempre in piedi, l’obesità, il fumo, o l’assunzione di farmaci estro-progestinici (contraccettivi).
CURA E TECNOLOGIE RIVOLTE ALLA GUARIGIONE
Le cure sono varie e le più conosciute, quando compaiono i primi capillari e la conseguente formazione delle vene varicose, sono: l’utilizzo di calze o bende compressive graduate che riportano il sangue verso il cuore; l’iniezione di sostanze sclerosanti che escludono la zona patologica dal circolo sanguigno; l’asportazione chirurgica della piccola o grande safena (safenectomia), o delle piccole vene varicose (flebectomia o microflebectomia). A queste s’aggiunge il trattamento tecnologico endovascolare con radiofrequenza (operato in anestesia locale), atto a disostruire con l’inserimento di un ago le vene compromesse, incanulandovi la fibra che trasmetterà gli impulsi di radiofrequenza. Quest’ultimo intervento chirurgico non richiede incisioni cutanee, non arreca dolori post operatori, ha tempi di degenza circoscritti (una o due ore) e non lascia segni estetici rilevanti.