RICCO E FAUTORE DI MILLE EMOZIONI, IL PROFUMO SI LASCIA RACCONTARE DALLA FANTASIA DEL SUO CREATORE, NEL TENTATIVO DI IMPRIMERE A CHI LO INDOSSERÀ, UNO STILE DI VITA RICCO DI EMOZIONI.
Il profumo era già usato dagli egizi 5000 anni fa e i più pregiati erano ricavati dall’aloe, dal benzoino, il nardo, l’incenso e la mirra. Fino al tredicesimo secolo era a base oleosa o acquosa (ricordiamo l’acqua di rose, inventata in Persia), e solo dall’inizio del quattordicesimo si videro sviluppare quelli a base alcolica, prodotti fino al diciottesimo secolo a Venezia e a Firenze, considerate per questo le città più importanti. Il profumo più famoso, realizzato fra il seicento e il settecento, fu l’acqua di Colonia nata dall’intuito dell’italiano Giovanni Maria farina, in seguito evolutasi con il nome di Acqua Mirabilis grazie al profumiere piemontese Giovanni Paolo Fenris. Tutte le volte che vediamo pubblicizzarlo sui grandi schermi tv o sulle patinate riviste di moda, ci balzano sovente all’orecchio le parole, essenza, aroma, buon odore, fragranza, olezzo, effluvio e così via. Ma quali sono i cinque più famosi e ricordati dalla storia?
IL CELEBRE PROFUMO DI MARILYN MONROE
Correva l’anno sessanta e una domanda alquanto perspicace venne fatta dal giornalista caporedattore di Marie Claire, Georges Belmont, all’indimenticabile attrice bionda Marilyn Monroe: “Cosa indossa prima di andare a letto?”, “Un pigiama o una camicia da notte?”. Chiunque poteva immaginare una ‘non risposta’, oppure la messa in evidenza di uno degli indumenti elencati. Invece no. Niente di tutto questo venne rivelato dalla divina Marilyn e solo un semplice: “Due gocce di Chanel N°5”, “Non nuda”, furono l’inaspettata ammissione che colpì il pubblico per la suadente eleganza, ancora oggi ricordata perché impressa nella storia. Il fascino della Star di Hollywood, spesso considerata rozza e ignorante, aveva una spiccata intelligenza impulsiva che ne incarnava la femminilità. Ben sapeva quale sarebbe stato nel 1921, il successo del profumo fortemente voluto dalla stilista Coco Chanel.
CINQUE MARCHI CHE HANNO ‘FATTO’ LA STORIA DEL PROFUMO
Il primo posto è attribuito al “Mitsouko, Guerlain”, il profumogiapponese creato nel 1919 da Jaques Guerlain, ricercato dalla cultura europea nel tentativo di accostarsi all’Estremo Oriente. Il secondo posto è riservato al 1921 e vede, come sopra citato, lo “Chanel N°5”. Il terzo, realizzato nel 1961 dal profumiere Guy Roberts, della lussuosa maison Hermès, prenderà il nome di “Calèche”. Il quarto posto è dedicato a “Miss Dior”, della nota casa di moda, ideato principalmente da Paul Vacher nel 1947, su pensiero dello stilista Christian Dior che lo volle dedicare alla sorella Catherine. Nel 2017, lo stesso profumo sarà rivisitato da Francois Demachy, che senza sminuirne l’originale forza identitaria è riuscito a esaltarne fascino e temperamento. Al quinto posto abbiamo Yves Saint Laurent con “Opium”, nato nel 1977 dall’alter ego dello stesso stilista, che invitando alla trasgressione chiede di lasciarsi il vecchio mondo alle spalle, per accedere a un nuovo universo e ricostruire la propria esistenza.